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Galleria

Seconda parete

G.Brunelli: S.Tecla e personaggi di Este

G.A. Fumiani: Presentazione di Gesù al Tempio

Version: 1.0
(maggio 2020)

La navata

(2/4)

Alla seconda parete, sopra la porta per la via Settabile, la grande tela dell’arcone raffigura la Madonna col Bambino, S. Tecla e personaggi di Este. Il podestà e capitano di Este e sei deputati della Comunità si volgono a S. Tecla, patrona della Città, che intercede presso la Vergine col Bambino in gloria. La scritta dello autore dice ‘Joannes Brunelli fecit’ — Giovanni Brunelli fece —. Forse era un ritrattista contemporaneo dello Zanchi e sicuramente estense se ha fermato sulla tela i volti di personaggi, il cui casato è rilevabile dagli stemmi, che dovevano essere noti al tempo del pittore. Un particolare curioso ha scoperto il restauratore ultimo prof. Dal Prà: gli stemmi di famiglia erano stati coperti da una mano di colore neutro che egli ha tolto durante il restauro. La copertura starebbe a significare che l’idea di collocare ‘l’arma di famiglia’ su un dipinto che doveva rappresentare tutta la Comunità non deve essere piaciuta al popolo, oppure che gli stemmi furono resi irriconoscibili al tempo della venuta di Napoleone in Italia 1797, quando furono fatti sparire anche in Este altri segni della nobiltà di un tempo. Questo dipinto ha assai sofferto per caduta di colore e per molte ridipinture, come ha riscontrato il restauratore. Sopra il dipinto centrale i due apostoli sono Filippo e Bartolomeo: Filippo con bastone seduto e piegato a destra con lo sguardo in opposizione; Bartolomeo seduto, con un piede in avanti, guarda a destra e tra le mani, a sinistra, tiene un libro. La colorazione sanguigna del collo e delle spalle ricorda che l’apostolo fu scuoiato. La terza parete ha il grande quadro centrale Presentazione del Bambino Gesù al Tempio. La tela di m. 5 x 3,90 è di Giannantonio Fumiani, veneziano, artista di fama ancor superiore al suo contemporaneo Zanchi. La Madonna salendo i gradini tiene tra le braccia il Bambino, mentre il Gran Sacerdote lo riceve inchinandosi verso di lui. In primo piano figure condotte con particolare maestria, vivaci colori e pennellate da grande maestro, con la loro forza contrappesano lo scorcio architettonico, ampio e pittoresco, ornato di un lampadario multibraccia che ricorda quello pure pendente dalla cupola di questa chiesa. I critici ritengono questo il più bel quadro della serie; alcune figure e gli scorci architettonici richiamano la pittura del grande Paolo Veronese. In alto: l’apostolo Andrea e Ambrogio vescovo e dottore della Chiesa. S. Andrea, con le gambe incrociate, ha un libro sulla destra ed una croce sulla sinistra, lo sguardo rivolto a destra. Da notare la linea della croce e della gamba che taglia il quadro in diagonale. S. Ambrogio guarda di fronte con libro aperto a destra sulla mano sinistra, mentre con l’altra un po’ sollevata sostiene una penna d’oca. In basso una tela raffigura la visita di Maria a Elisabetta con Giuseppe e Zaccaria sullo sfondo, in un paesaggio pittoresco di nuvole e alberi. Dipinto scenografico eseguito da Lodovico Lamberti nel 1707, è una piacevole composizione a senso verticale.