"Este come era "
un viaggio nel tempo, nella tradizione, in noi stessi
Scorcio del palazzo
Robusto edificio quadrangolare di un solo piano con salone centrale a croce greca. Villa estiva dei Contarini (sec. XVI), fu così chiamato perchè il patrizio Luigi Contarini, mentre villeggiava qui, ricevette nel 1676 la notizia della sua nomina a doge di Venezia. Partendo dal Duomo, seguendo la direzione Nord lungo via Garibaldi, si imbocca via Capuccini che si inerpica sul colle immediatamente sovrastante la città. La strada acciottolata costeggia villa Benvenuti ed il suo parco al quale si accede attraverso l'arco monumentale del Falconetto. Giunti ad uno spiazzo aperto di fronte a villa Kunkler, si prosegue la passeggiata salendo verso la pineta, dalla quale si può cogliere con uno sguardo tutta la città. Oltrepassata la pineta si giunge finalmente all'ingresso della proprietà della villa. Il racconto "la befana" è ambientato in questi dintorni.
Quartiere posizionato a Nord Ovest della città, stretto tra la strada statale che porta in direzione di Rivadolmo e la collina che domina il lato occidentale della città. E' uno tra i quartieri più antichi della città che gravita lungo l'asse principale costituito dalla omonima via. La chiesa del quartiere appare già in documenti pontifici del 1185; essa contiene un'immagine della Vergine del Liberi e una tela del De Lorenzi: "Martirio di S. Stefano". E' l'ambientazione dell'omonimo racconto.
Oratorio attiguo al Duomo, con il quale comunica attraverso scale interne che collegano la sagrestia alle sale dell'oratorio. Il racconto "sagra di San Valentino" riporta alcune notizie sul sito e sulle opere in esso contenute.
Facciata del municipio
E' la piazza principale della città, da sempre punto di ritrovo per la cittadinanza e meta di visitatori.
Sul lato ad oriente si affaccia il palazzo del Municipio e sul lato a mezzogiorno il palazzo del Gabinetto di Lettura. Nei racconti la piazza è più volte menzionata in quanto centro di raccolta della comunità. In essa si svolge la Tombola nelle serate settembrine, e la sera delVenerdì Santo si fermava la solenne processione per l'ascolto dell'omelia.
I mandorli in fiore
Baone è un piccolo centro che conserva dei grandi ed inestimabili tesori ambientalistici e culturali. Ha una bella piazza alberata con tigli che fronteggiano la chiesa con statue del Bonazza e dipinti di scuola Veronese. Alla base del colle è sistemata Ca' Orologio, mentre venendo da Este si ammira Ca' Borin. Silvio abitava in questo feudo. Anche il racconto dall'Angiolina parte dall'osteria della piazza di Baone per seguire i protagonisti verso le "Casette". Nella stessa zona è ambientata la visita a quel luogo così lontano e così vicino che è "Terralba".Sul lato ad oriente si affaccia il palazzo del Municipio e sul lato a mezzogiorno il palazzo del Gabinetto di Lettura. Nei racconti la piazza è più volte menzionata in quanto centro di raccolta della comunità. In essa si svolge la Tombola nelle serate settembrine, si fermava la processione del Venerdì Santo per l'ascolto dell'omelia.