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La repubblica di S.Stefano
Delicata miniatura di una contrada antica di Este. Attraverso la descrizione minuziosa di alcuni particolari di ambiente e di vita, l'autore disegna un ritratto completo del borgo dal quale emergono nitidamente le sue caratteristiche di umiltà e di umanità. Questi tratti così semplici vengono percepiti come la vera ricchezza che, agli occhi degli estensi, trasforma Santo Stefano in una "repubblica" sebbene con la "erre" minuscola.
La befana
Racconto in due tempi. Il primo tempo descrive la tradizione nostrana della befana e la percezione che ne avavano le famiglie di un tempo. E' interessante notare come questa figura non porti con sè nulla di magico, ma fondi la sua esistenza su normali elementi di vita quotidiana che la rendono personaggio vivo e reale: la casa, il somarello, il battere della catena sugli scuri ... Il secondo tempo è il racconto di uno scherzo architettato ai danni di un ragazzo (Cencio), nel quale la befana gioca il ruolo dell'imponderabile in grado di ridimensionare anche l'audacia dei più spavaldi.
Sagra di San Valentino
Descrizione di una festa caratteristica di Este, definita mezza festa. Essa nasce dalla devozione degli estensi per San Valentino, ma non ha nulla a che fare con la ricorrenza commerciale legata alla festa degli innamorati. San Valentino è qui ricordato come un santo dai poteri taumaturgici. La festa degli innamorati fa però capolino attraverso la descrizione delle schermaglie della gioventù che scopre per la prima volta l'attrazione verso l'altro sesso: un anticipo della primavera della vita.
Venerdì santo
Sembra di ripercorrere le ore che precedono la solenne processione cittadina del venerdì santo. Ma l'arrivo della primavera ha già preso piano piano il sopravvento nel cuore della gente. L'apertura e la chiusura del racconto richiamano infatti alla festa della natura che si accompagna alla festa della Resurrezione. Anche lo scorcio di racconto che nel finale descrive la passeggiata sotto ai portici della piazza prima del rientro a casa, richiama sentimenti di speranza nel domani che certamente sarà migliore.
Ai giardini pubblici
Bella descrizione di un pomeriggio domenicale trascorso all'interno dei giardini di Este. Non fa più meraviglia l'abilità di descrivere gli atteggiamenti e i sentimenti della gioventù: una descrizione che va oltre gli aspetti esteriori per cogliere la psicologia dei giovani e delle loro attese.
La tombola
Breve descrizione di un momento "tradizionale" di vita estense. La tradizionale tombola si svolgeva nella Piazza Maggiore in una delle sere domenicali di settembre.Il ricavato veniva devoluto a favore della Casa di Ricovero. L'evento raccoglieva migliaia di persone anche dai paesi vicini, le quali approfittavano dell'occasione per socializzare e rinfrescare vecchie conoscenze. Il protagonista del racconto è la folla, le cui emozioni sono descritte con notevole sensibilità. Piano piano si entra nel vivo della novella con appunti sull'ambiente e sui personaggi che caratterizzavano la manifestazione.
Trattoria del gambero
Un tuffo nella storia dell'800 di Este che prende lo spunto da questa trattoria seminascosta di via D'Azeglio. Ancor oggi il locale è adibito a ristorante attraversando, a dispetto del tempo, il secolo 900. Nel racconto si trovano interessanti riferimenti storici alla vita sociale che ruotava attorno a questa trattoria. La pigra esistenza del locale blocca il ruotare delle lancette dell'orologio in un tempo senza limiti. E ci vien da chiedere per quanto tempo potrà ancora continuare in questa situazione: forse, per sempre.
Caldevigo
Descrizione di un luogo emarginato dalla vita cittadina. Anche nei luoghi dove apparentemente non esiste qualcosa di particolare da descrivere o sono privi di interesse, l'autore riesce a cogliere elementi di vita e di storia. La riflessione sull'incedere del progresso a discapito della natura e degli affetti invita il lettore ad un'analisi introspettiva inaspettata all'inizio del racconto.
Nebbia
Suggestiva descrizione del clima autunnale che precede il freddo del dicembre avanzato. In questo periodo la vita sociale non offre più momenti di convivialità da vivere all'aperto. Ecco allora che si fa avanti il ritrovo più intimo, più familiare di una "marronata" con il vino nuovo. Ma, anche se mancano le occasioni per un qualche racconto, la penna dell'autore trova insospettati spunti narrativi che sanno trasmettere una nota di fiducia e di speranza anche nel grigiore più estremo.
La sagra al Tresto
Descrizione di una tra le più antiche sagre del Veneto. La vivacità della narrazione nasce dalla unione di numerosi quadretti che si susseguono a ritmo incalzante, proprio come il rumore ed il frastuono della festa. E' un'evento che si ripete ad ogni fine settembre e che nella sua semplicità continua "misteriosamente" a richiamare migliaia di persone.
Trebbiatura sui colli
Avvincente ricostruzione di un momento di vita contadina che al giorno d'oggi non esiste più. E' interessante notare come il momento del raccolto diventa un'occasione di condivisione comunitaria non solo degli sforzi del duro lavoro, ma anche della gioia dei risultati. Tutte le famiglie della zona partecipano all'evento senza risparmio di energie: sanno da sempre che la sicurezza della vita quotidiana deriva anche dalla capacità della comunità di essere unita nella fatica e nella semplicità dei riti ad essa collegati.
Silvio da Baone
Ritratto di un personaggio caratteristico della zona. Silvio veniva ricordato per la sua capacità di annunciare le variazioni atmosferiche: un precursore del "servizio metereologico dell'areonautica".
Dall'Angiolina
Simpatica scenetta che racconta una giornata prefestiva fuori del normale di un gruppo di paesani di Baone; molto diversa dal "sabato del villagio" di memoria Leopardiana. La descrizione dei personaggi e delle situazioni presenta un quadro d'insieme molto vivo e assolutamente realistico. Sembra quasi di essere presenti e di condividere con quella compagnia le povere e semplici cose della vita.
Sul Gemola
Descrizione di una breve gita sul monte Gemola per accompagnare degli amici. Il racconto accenna al percorso effettuato, soffermandosi su alcune notazioni storiche riprese poi anche nella descrizione del convento, meta finale della gita. Oltre al tema mistico legato alla storia di Beata Beatrice d'Este, il racconto è permeato di richiami costanti alla dolcezza della natura dei Colli Euganei ed in particolare alla bellezza delle vedute che dal Gemola si possono ammirare.
Terralba
Un viaggio indietro nel tempo attraverso la visita ad un luogo appartato presso le Casette di Baone. L'occasione della gita con il fratello Severino è stimolo di ricerca introspettiva di un tempo e di un modo di concepire la vita destinato ad andarsene, come gli abitanti di Terralba. Ma del luogo che ne sarà? La simbiosi uomo e territorio verrà incrinata? Forse entrambe, senza la presenza dell'altro elemento, ne riusciranno irriconoscibili tanto è stretta e compenetrata la loro natura.
Cacciatore a Calaone
Storia di un personaggio legato alla sua terra e alle sue semplici abitudini che fa riflettere sui veri bisogni della vita.